
Dopo la fine delle agevolazioni fiscali per i pensionati residenti in Portogallo, c'è una varietà di alternative da considerare per chi sta pensando di trasferirsi all'estero per beneficiare di sconti fiscali offerti da diversi Paesi. Gli italiani pensionati, secondo i dati dell'INPS, si trovano sparsi in 165 nazioni diverse, superando il numero di 350.000, che rappresenta circa il 2,6% del totale dei 17,7 milioni di pensionati italiani. L'ammontare complessivo di queste pensioni all'estero raggiunge quasi 1,5 miliardi di euro, pari al 2% del totale erogato dall'INPS.
È importante notare che molte persone scelgono di trasferirsi all'estero per motivi non strettamente legati agli incentivi fiscali. Alcune delle principali destinazioni per i pensionati italiani includono il Canada, la Germania, la Svizzera, l'Australia e la Francia, dove risiedono rispettivamente oltre 50.000, oltre 40.000 pensionati italiani. Questi numeri sono notevolmente diversi da quelli in Portogallo, dove attualmente risiedono circa 3.500 pensionati italiani, ma che potrebbero vedere un aumento nei prossimi anni in nuove destinazioni pronte ad accogliere nuove fonti di reddito.
Ecco alcune delle opzioni più interessanti per i pensionati italiani che desiderano trasferirsi all'estero in cerca di vantaggi fiscali:
Grecia: La Grecia offre una tassazione agevolata del 7% sui redditi dei pensionati stranieri che hanno lavorato nel settore privato e scelgono di trasferire la loro residenza nel paese. Questa misura è stata introdotta nel 2013.
Croazia: In Croazia, si applica un'aliquota fiscale del 12% sui redditi fino a 2.300 euro e del 18% per chi supera questa soglia. È richiesta una permanenza minima di 183 giorni all'anno nel paese, e chi si trasferisce non deve avere residenza né domicilio in Italia.
Tunisia: Circa 1600 pensionati italiani hanno scelto la Tunisia come loro nuova dimora, beneficiando di un'aliquota fiscale del 20% sulle pensioni, con una tariffa massima del 7%. Tra i requisiti, c'è il divieto di essere stati tassati come residenti fiscali nei cinque anni precedenti alla richiesta. La permanenza minima richiesta è di 183 giorni o, in alternativa, è necessario possedere una proprietà e soddisfare le condizioni per la residenza.
Malta: Malta offre un regime fiscale agevolato del 15% sui redditi provenienti dall'estero, comprese le pensioni, a condizione che si rispettino determinate regole, come provenire da un paese europeo, non lavorare, e percepire una pensione pari o superiore al 75% del reddito totale imponibile. È inoltre richiesto l'acquisto di un immobile (a partire da 250.000 euro) o la stipula di un contratto di affitto di almeno un anno con un importo annuo minimo di circa 9.000 euro.
Cipro: Le pensioni fino a 3.420 euro sono esentasse in Cipro, mentre per importi superiori si applica un'aliquota del 5%. Inoltre, è prevista un'IVA agevolata per l'acquisto o la ricostruzione di una casa (al 5%).
Canarie: Nelle Isole Canarie, è previsto uno sconto fiscale di 6.500 euro per i pensionati di età superiore ai 65 anni, che aumenta a 7.000 euro per coloro che hanno superato i 75 anni.
Romania: In Romania, si applica un'aliquota fiscale del 10% per chi si trasferisce nel paese, ma non ci sono sconti specifici per i pensionati. Il paese utilizza infatti una tassa fissa del 10% sul reddito delle persone fisiche.
Paesi dell'Est Europa: Alcuni paesi dell'Est Europa, come Bulgaria, Slovacchia e Albania, non applicano alcuna imposizione fiscale sugli stranieri che scelgono di trasferirsi sul loro territorio.