
Il governo è al lavoro sulla prossima legge di bilancio e sta dando particolare attenzione alla riforma delle pensioni. Le risorse disponibili, senza considerare l'aggiustamento delle pensioni all'inflazione, si stimano intorno a 1,5 miliardi di euro. Di conseguenza, sembra che l'amministrazione stia valutando un percorso che comporterà una conferma e miglioramenti delle norme attuali, come Quota 103 e Ape sociale, per il 2024. L'obiettivo è poi introdurre modifiche più significative negli anni successivi. Inoltre, è ancora in considerazione l'opzione di Quota 41, una proposta avanzata dalla Lega nei mesi scorsi.
Un incontro imminente con i sindacati è programmato per martedì 5 settembre, con l'agenda incentrata principalmente sulle mansioni gravose e sulla protezione previdenziale delle donne. Ecco, in ogni caso, le questioni che dovranno essere affrontate:
Ape (anticipo pensionistico) Sociale: ampliamenti e prolungamenti
L'attuale scadenza dell'Anticipo Pensionistico Sociale (Ape) è il 31 dicembre, ma il governo sta considerando non solo una proroga di un anno per questo strumento, ma anche l'estensione a altre categorie di lavoratori. Mentre attendiamo la finestra per le richieste (30 novembre), ci sono diverse opzioni in considerazione. Una delle principali riguarda l'inclusione dei professionisti impegnati in attività faticose e logoranti. Attualmente, Ape è destinato a:
- Lavoratori dipendenti con mansioni gravose (devono aver esercitato la professione per almeno 7 anni negli ultimi 10 o 6 anni negli ultimi 7 al momento della richiesta)
- Invalidi civili al 74%
- Dipendenti disoccupati che hanno esaurito il sostegno Naspi (o simile)
- Assistenti familiari con almeno 6 mesi di esperienza
Quota 103: considerazioni e prospettive
Il governo sta valutando la proroga di un altro anno per Quota 103, consentendo il pensionamento a 62 anni di età e 41 anni di contributi. Questo sembra un'opzione per guadagnare tempo e individuare soluzioni più efficaci. Tuttavia, un report recente della Ragioneria di Stato indica che una proroga permanente di Quota 103 aumenterebbe la spesa in rapporto al PIL del 8,4%. A livello di risorse, per un solo anno, questa scelta potrebbe essere conveniente per il governo (circa 4 miliardi di euro), ma a lungo termine si tradurrebbe in oltre 170 miliardi di euro in 50 anni. L'opzione di Quota 41 rimane un'ipotesi, ma potrebbe essere considerata solo dal 2025, richiedendo tra i 4 e i 5 miliardi di euro nel primo anno.
Opzione Donna: possibili espansioni
L'opzione donna non è ancora stata completamente abbandonata. Dopo la limitazione a specifiche categorie di lavoratrici nella legge di Bilancio precedente, il governo sta valutando un ulteriore allargamento. Una proposta principale prevede un limite di età potenziale di 60 anni, indipendentemente dal numero di figli o dal lavoro.
Previdenza per i Giovani: copertura migliorata
Il governo mira anche a rafforzare la copertura previdenziale per lavoratori con più di 25 anni che hanno percorsi lavorativi discontinui. L'idea è di colmare le lacune contributive e introdurre agevolazioni per l'accesso alla previdenza complementare.
Incontri tra Governo e Sindacati
Il pacchetto previdenziale per il 2024 è ancora in fase di definizione. Secondo il calendario, sono previsti due incontri tra governo e sindacati a breve: il primo il 5 settembre e il secondo il 18 settembre. Le direttive definitive verranno fornite dalla Nadef (Nota di Aggiornamento al Documento di Economia e Finanza), includendo le risorse effettivamente disponibili e le relative ipotesi.