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In busta i parlamentari trovano 4.718 euro al mese, oltre a 3.500 euro di benefit

In busta i parlamentari trovano 4.718 euro al mese, oltre a 3.500 euro di benefit

L'iniziativa di Piero Fassino, esponente del Partito Democratico (Pd), ha suscitato discussioni quando, il 2 agosto alla Camera dei Deputati, ha deciso di mostrare pubblicamente il proprio cedolino di retribuzione parlamentare. Fassino ha affrontato un "luogo comune infondato", ovvero l'idea che i deputati abbiano "stipendi d'oro".

Il cedolino di luglio ha evidenziato un'indennità lorda di 10.435 euro, da cui sono stati sottratti vari oneri, tra cui l'Irpef, l'assistenza sanitaria, la previdenza dei deputati (1000 euro al mese) e le addizionali regionali e comunali. Alla fine, l'indennità netta si è attestata a 4.718 euro al mese. Secondo Fassino, si tratta di "una buona indennità ma non uno stipendio d'oro".

Va specificato che a queste cifre si devono aggiungere benefit legati all'attività lavorativa, ma non direttamente attribuibili allo stipendio di un singolo deputato. Ad esempio, ogni deputato può usufruire di una diaria mensile di 3.500 euro. Fassino ha dichiarato di devolvere parte di questa somma al Partito Democratico nazionale e veneto, utilizzando il resto per coprire le spese relative all'attività parlamentare, come abbonamenti, trasferte e iniziative.

Il politico ha sostenuto che la sua iniziativa è stata una "operazione di verità" rivolta ai colleghi parlamentari per far comprendere che le cifre percepite sono distanti dalle ipotetiche somme spropositate spesso riportate dai media e nell'opinione pubblica. Tuttavia, alcuni esponenti del partito, tra cui la segretaria del Pd Schlein, si sono dissociati dalla posizione di Fassino, sottolineando che l'esponente storico del suo partito stava parlando a titolo personale.

Nonostante il tentativo di chiarire la situazione, il dibattito sull'entità della retribuzione dei parlamentari continua a essere un argomento di interesse pubblico. Confrontando l'indennità di Fassino con il reddito medio dei lavoratori italiani, risulta evidente che il compenso di un deputato è notevolmente superiore. I dati mostrano che il reddito medio annuo lordo dei deputati italiani è di 125.220 euro, un importo che supera di gran lunga il reddito medio degli italiani.

In Italia, l'1,1% della popolazione ha un reddito lordo compreso tra 100.000 e 300.000 euro all'anno, mentre solo il 2,7% dichiara un reddito tra 60.000 e 100.000 euro. La maggioranza, il 56%, guadagna tra 10.000 e 35.000 euro l'anno.

Inoltre, le differenze di reddito tra le diverse aree geografiche del paese sono ampie, come riportato dall'Istat nel 2021. La media italiana del reddito lordo è di 33.798 euro, ma sale a 37.647 euro nel Nord-Ovest e 38.340 euro nel Nord-Est. Al contrario, nel Sud Italia e nelle isole il reddito medio è più basso, rispettivamente 27.467 euro e 26.409 euro.

L'iniziativa di Fassino ha dunque riportato l'attenzione sulla questione dei compensi dei parlamentari e ha stimolato una riflessione sulla trasparenza delle spese e dei benefici dei rappresentanti politici. La discussione sul giusto compenso per i deputati e i senatori rimane un tema di interesse nazionale, in un contesto di disuguaglianze economiche e priorità diverse tra i cittadini.

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