
Dal 1° gennaio 2026 il contributo Inps per le famiglie con bambini fino a 36 mesi non sarà più riservato esclusivamente agli asili nido pubblici e privati autorizzati. La misura viene estesa anche ai micronidi, che accolgono bambini dai 3 ai 36 mesi, e alle sezioni primavera, riservate ai piccoli dai 24 ai 36 mesi.
Rientrano inoltre nel beneficio i servizi integrativi autorizzati, come gli spazi gioco, e i servizi educativi domiciliari, purché conformi alle normative regionali. A chiarirlo è la circolare Inps n. 123.
ESCLUSIONI DAL BENEFICIO
Restano escluse dal contributo le spese sostenute per:
- centri per bambini e famiglie
- servizi non riconducibili all’educazione per la prima infanzia, come attività ricreative, prescuola o post-scuola.
IMPORTI PREVISTI
L’importo del bonus varia in base all’anno di nascita del bambino e all’Isee familiare:
- bambini nati dal 2024: da 1.500 euro per famiglie con Isee superiore a 40mila euro fino a 3.600 euro per famiglie con Isee inferiore a 40mila euro;
- bambini nati prima del 2024: tre fasce contributive, fino a un massimo di 3.000 euro.
DURATA E VALIDITÀ DELLE DOMANDE
Le domande presentate e accolte dal 2026 avranno validità anche per gli anni successivi, fino al mese di agosto dell’anno in cui il bambino compie tre anni. Ogni anno sarà comunque necessaria la verifica dei requisiti e la prenotazione delle mensilità.
DOCUMENTAZIONE NECESSARIA
Per accedere al bonus saranno richiesti:
- per il contributo asilo nido: documentazione di pagamento di almeno una retta;
- per gli asili pubblici con pagamento posticipato: iscrizione o inserimento in graduatoria;
- per il contributo a sostegno presso l’abitazione: attestazione del pediatra che certifichi l’impossibilità alla frequenza dell’asilo per gravi patologie croniche.