Dopo il vertice di maggioranza svoltosi a Palazzo Chigi l’8 ottobre, il Governo sembra aver trovato un’intesa sulla Rottamazione quinquies, la quinta edizione della Definizione Agevolata delle cartelle esattoriali. La misura, secondo quanto trapela, sarà inserita nella Legge di Bilancio 2026 e rappresenterà un’evoluzione della precedente rottamazione quater.
Il Viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, ha spiegato che l’obiettivo è rendere il piano di pagamento più sostenibile, eliminando o riducendo il meccanismo penalizzante delle prime rate più onerose. L’intento è quello di facilitare il rientro dei contribuenti con debiti fiscali, evitando che il peso iniziale scoraggi l’adesione alla misura.
ROTTAMAZIONE QUINQUIES: 108 RATE E PAGAMENTI PIÙ EQUILIBRATI
La principale novità della Rottamazione 5 riguarda la possibilità di dilazionare i versamenti fino a 108 rate, un compromesso tra le 120 rate ipotizzate inizialmente e le 96 tranche discusse nei giorni scorsi.
La nuova struttura dovrebbe consentire rate più leggere e distribuite nel tempo, superando così uno dei principali limiti delle precedenti edizioni, dove i “maxi acconti” iniziali finivano spesso per bloccare o rallentare i pagamenti.
L’obiettivo è duplice: da un lato, garantire continuità di incassi per l’Erario; dall’altro, incentivare la regolarizzazione da parte dei contribuenti, favorendo una maggiore adesione complessiva alla misura.
LE PRIME INDICAZIONI DAL GOVERNO
Al momento si tratta ancora di indiscrezioni, in attesa del testo ufficiale della Legge di Bilancio 2026. Tuttavia, i segnali provenienti dal Ministero dell’Economia lasciano intendere che la Rottamazione quinquies rappresenterà l’ultima edizione della definizione agevolata, almeno nel medio periodo.
Nel corso della sua audizione davanti alle Commissioni di Camera e Senato sul Documento Programmatico di Finanza Pubblica (DPFP), il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha dichiarato:
“Sulla Rottamazione ci stiamo lavorando: è un tema su cui crediamo possa essere data l’ultima chance. Il tema del bastone e la carota però in questo caso si impone: non è possibile immaginare una Rottamazione all’infinito a beneficio di tutti. Anche in questo caso bisogna distinguere tra meritevoli e non”.
La misura, dunque, punta a chiudere il ciclo delle sanatorie fiscali, offrendo ai contribuenti un’opportunità finale di regolarizzazione con condizioni più favorevoli, ma anche con criteri più selettivi rispetto al passato.
