Negli ultimi anni diverse regioni italiane hanno introdotto misure per contrastare lo spopolamento delle aree rurali e montane. L’obiettivo è incentivare nuovi residenti, rilanciare l’economia locale e valorizzare il patrimonio immobiliare dei piccoli borghi. Tra le iniziative più interessanti spicca quella della provincia di Trento, che mette a disposizione fino a 100.000 euro per l’acquisto e la ristrutturazione di immobili in specifici Comuni montani.
IN COSA CONSISTE L’INIZIATIVA DELLA PROVINCIA DI TRENTO
La provincia di Trento ha stanziato un fondo complessivo di 10 milioni di euro per favorire l’arrivo di nuovi residenti nei territori soggetti a calo demografico. Il contributo previsto è suddiviso in due parti: 80.000 euro per l’acquisto dell’immobile e 20.000 euro per la ristrutturazione. L’obiettivo è promuovere una vera ripopolazione e non un semplice investimento immobiliare.
FINALITÀ DEL PROGRAMMA
L’iniziativa punta a riqualificare i borghi meno popolati, sostenere le piccole economie locali e ricostruire un tessuto sociale oggi frammentato. La scelta dei Comuni è legata alla necessità di invertire la tendenza allo spopolamento, garantendo allo stesso tempo la presenza di opportunità lavorative reali sul territorio.
REQUISITI PER ACCEDERE AL CONTRIBUTO
Per partecipare non è richiesto un reddito minimo né un valore ISEE specifico. Le condizioni principali sono le seguenti:
– non essere già residenti nei Comuni interessati, a meno che non si abbia più di 45 anni
– possibilità di presentare domanda per fino a tre unità immobiliari
Il contributo è rivolto a famiglie, giovani coppie e singoli che intendono trasferire stabilmente la residenza.
I COMUNI COINVOLTI
Il progetto riguarda numerose località montane, tra cui: Altavalle, Bleggio Superiore, Bondone, Borgo Chiese, Bresimo, Canal San Bovo, Castel Condino, Castello Tesino, Cis, Cinte Tesino, Dambel, Frassilongo, Grigno, Livo, Luserna, Mezzano, Novella, Ospedaletto, Peio, Pieve di Bono-Prezzo, Pieve Tesino, Rabbi, Rumo, Sagron Mis, Segonzano, Sover, Terragnolo, Tre Ville (esclusa Palù di Madonna di Campiglio), Valdaone, Valfloriana, Vallarsa, Vermiglio.
Si tratta di borghi caratterizzati da ambiente naturale intatto, qualità della vita elevata e immobili ancora accessibili nei prezzi.
COME PRESENTARE LA DOMANDA
La procedura di richiesta è stata semplificata ed è disponibile QUI. La domanda deve essere presentata entro il 31 dicembre 2025. I tempi di valutazione sono stimati in circa 3-4 mesi. È consigliato individuare l’immobile prima dell’invio ufficiale per accelerare le pratiche.
TEMPI DI EROGAZIONE
Dopo l’approvazione della richiesta, il contributo viene erogato entro 60 giorni, permettendo un trasferimento rapido o l’avvio dei lavori di ristrutturazione.
OPPORTUNITÀ DI LAVORO NEI BORGHI MONTANI
Il progetto è collegato anche a un piano di rilancio occupazionale. Nei Comuni selezionati sono disponibili posti di lavoro in diversi settori, in particolare:
– Ristorazione, grazie alla crescita del turismo locale
– Edilizia, con interventi di riqualificazione e manutenzione
– Servizi tecnologici e imprese digitali, che cercano tecnici, programmatori e periti
– Attività legate all’accoglienza turistica e ai servizi territoriali
PERCHE VALE LA PENA TRASFERIRSI
Trasferirsi in uno di questi borghi non significa solo ottenere un contributo economico, ma anche scegliere uno stile di vita più equilibrato. I vantaggi includono costo della vita più basso, comunità locali coese e accesso diretto alla natura, con possibilità di vivere in un contesto tranquillo ma con opportunità professionali in crescita.
