Nel Consiglio dei ministri del 16 ottobre 2025 sarà approvata la bozza di legge di Bilancio 2026, che conterrà le prime modifiche al sistema pensionistico. L’esecutivo ha scelto di non sospendere l’adeguamento automatico alla speranza di vita Istat, considerato troppo oneroso, ma di introdurre un progressivo incremento dei requisiti tra il 2027 e il 2029.
Secondo quanto anticipato nel Documento programmatico di bilancio, l’età pensionabile non salirà di colpo, ma verrà aggiornata di un mese all’anno, fino a recuperare i 3 mesi previsti dalla legge Fornero.
ADDIO ALLA PENSIONE A 67 ANNI DAL 2027
Dal 1° gennaio 2027 la pensione non si potrà più ottenere a 67 anni, come oggi, ma serviranno 67 anni e 1 mese. Il passaggio sarà graduale, con un ulteriore mese nel 2028 e uno nel 2029. Sono esclusi dall’adeguamento i lavoratori gravosi e usuranti, che manterranno soglie ridotte.
Ecco la progressione annunciata:
- 2027 → +1 mese rispetto ai requisiti attuali
- 2028 → +1 mese
- 2029 → +1 mese (completando i 3 mesi complessivi)
REQUISITI PENSIONISTICI NEL 2026
Nel 2026 non scatterà ancora alcun adeguamento e resteranno validi gli stessi requisiti del 2025:
- Pensione di vecchiaia: 67 anni di età e 20 anni di contributi
- Pensione anticipata: 42 anni e 10 mesi (uomini), 41 anni e 10 mesi (donne)
- Vecchiaia contributiva: 71 anni e 5 anni di contributi post-1996
- Anticipata contributiva: 64 anni, 25 anni di contributi e assegno pari ad almeno 3 volte l’Assegno sociale
- Quota 103: 62 anni e 41 anni di contributi con ricalcolo contributivo
Per lavori gravosi e usuranti resta l’uscita a 66 anni e 7 mesi con 30 anni di contributi. Confermate anche Quota 97,6, Quota 41 per i lavoratori precoci, Ape Sociale e Opzione Donna fino al 31 dicembre 2026.
REQUISITI PENSIONISTICI NEL 2027
Dal 1° gennaio 2027 scatterà il primo scatto legato alla speranza di vita:
- Vecchiaia ordinaria: 67 anni e 1 mese con almeno 20 anni di contributi
- Anticipata ordinaria: 42 anni e 11 mesi (uomini) – 41 anni e 11 mesi (donne)
- Vecchiaia contributiva: 71 anni e 1 mese
- Anticipata contributiva: 64 anni e 1 mese con requisiti economici invariati
Il destino di Quota 103, Ape Sociale e Opzione Donna sarà definito con la manovra 2027, che potrebbe rimodulare o sostituire gli attuali strumenti di flessibilità.
REQUISITI PENSIONISTICI NEL 2028
Nel 2028 è previsto un altro incremento di un mese:
- Vecchiaia ordinaria: 67 anni e 2 mesi
- Anticipata ordinaria: 43 anni di contributi per gli uomini e 42 anni per le donne
- Vecchiaia contributiva: 71 anni e 2 mesi
- Anticipata contributiva: 64 anni e 2 mesi
Anche in questo anno i lavori gravosi resteranno esclusi dall’adeguamento, mantenendo accessi agevolati.
REQUISITI PENSIONISTICI NEL 2029
Nel 2029 si completerà il ciclo triennale deciso dal governo:
- Vecchiaia ordinaria: 67 anni e 3 mesi
- Anticipata ordinaria: 43 anni e 1 mese (uomini) – 42 anni e 1 mese (donne)
- Vecchiaia contributiva: 71 anni e 3 mesi
- Anticipata contributiva: 64 anni e 3 mesi
Dal 2030 ripartirà un nuovo ciclo di adeguamento legato alle proiezioni Istat, che stimano altri 2 mesi di aumento entro il 2031, salvo riforme strutturali della legge Fornero.
