Il Consiglio dei ministri ha approvato oggi 17 ottobre 2025 la manovra di bilancio per il 2026, che sale a 18,7 miliardi di euro, leggermente superiore rispetto alle prime stime di 16 miliardi. Le coperture arrivano da rimodulazioni del PNRR, spending review e contributi dal sistema bancario e assicurativo per circa 4,3-4,5 miliardi di euro.
Secondo la premier Giorgia Meloni, si tratta di una manovra “più leggera rispetto alle precedenti”, con un impianto che continua a puntare su famiglia, natalità, taglio delle tasse, imprese e sanità.
FAMIGLIA E NATALITÀ
Una delle voci centrali è il pacchetto famiglia, con 1,6 miliardi aggiuntivi destinati a nuove misure di sostegno. Tra le principali novità:
- Bonus mamme lavoratrici che passa da 40 a 60 euro al mese.
- Estensione dei congedi parentali retribuiti all’80% per tre mesi.
- Introduzione di una “dote previdenziale” per i nuovi nati, con contribuzione figurativa nei primi anni di vita del bambino.
- Esclusione della prima casa dal calcolo ISEE per l’accesso ad alcuni bonus sociali, con limite di valore catastale.
TAGLIO DELL’IRPEF E MISURE PER IL CETO MEDIO
Sul fronte fiscale, viene confermato l’intervento sul cuneo fiscale e contributivo, con un’attenzione particolare ai redditi medi. Prevista la riduzione della seconda aliquota IRPEF dal 35% al 33%, con un impatto stimato di circa 9 miliardi nel triennio.
Sono inoltre previsti circa 2 miliardi per garantire un adeguamento salariale al costo della vita, grazie alla detassazione dei premi di produttività e dei turni festivi e notturni.
CASA E BONUS EDILIZI
La manovra conferma la proroga al 2026 del bonus ristrutturazioni al 50% sulla prima abitazione, senza limiti di reddito, mantenendo le stesse condizioni attive nel 2025.
IMPRESE E INVESTIMENTI
Per il sistema produttivo vengono destinati circa 8 miliardi di euro. Tra gli interventi previsti:
- Rifinanziamento della Nuova Sabatini a sostegno degli investimenti delle PMI.
- Pacchetto imprese e sanità con il coinvolgimento del sistema bancario, che contribuirà agli investimenti sanitari in cambio di riduzione della tassazione sugli utili distribuiti.
- Prosecuzione delle misure di pacificazione fiscale, per agevolare la chiusura dei contenziosi.
SANITÀ E WELFARE
Sono previste nuove risorse per la sanità, anche attraverso strumenti di finanza mista pubblico-privata. La manovra destina ulteriori fondi alle politiche di welfare e sostegno ai nuclei familiari a basso reddito, con particolare attenzione alle madri lavoratrici.
PENSIONI
Sul fronte previdenziale, viene introdotta una finestra di uscita anticipata più lunga di tre mesi per accedere alla pensione, con esclusione per i lavoratori impiegati in mansioni gravose o usuranti.
NESSUNA NUOVA TASSA E PACE FISCALE
Il governo conferma l’intenzione di non introdurre né plastic tax né sugar tax per tutto il 2026, mantenendo così la linea di non appesantire la pressione fiscale su consumi e produzione. Confermata anche una nuova edizione della pace fiscale, la cosiddetta rottamazione delle cartelle esattoriali per chi ha sempre dichiarato tutto ma ha avuto difficoltà a restare in regola con i pagamenti.
MISURE PRINCIPALI IN BREVE
- IRPEF: riduzione della seconda aliquota dal 35% al 33%.
- Salari: 2 miliardi per adeguamenti e detassazione premi.
- Famiglia: 3,5 miliardi nel triennio per bonus, congedi e dote previdenziale.
- ISEE: esclusione della prima casa dal patrimonio calcolato.
- Casa: proroga bonus ristrutturazioni al 50% fino al 2026.
- Imprese: 8 miliardi tra incentivi e finanziamenti.
- Sanità: investimenti con contributo del settore bancario.
- Pensioni: finestra anticipata più lunga di tre mesi, con deroghe per lavori gravosi.
- Fisco: confermata la nuova edizione della pace fiscale.
- Nessuna nuova tassa su plastica e zuccheri.
