La Legge di Bilancio 2026 introduce una nuova forma di pace fiscale denominata Rottamazione quinquies, destinata a consentire la regolarizzazione delle cartelle esattoriali affidate alla riscossione fino al 31 dicembre 2023. Il meccanismo replica in parte le precedenti definizioni agevolate, ma presenta condizioni meno favorevoli sugli importi dovuti e, al contrario, una dilazione più lunga per i pagamenti.
CONTRIBUENTI AMMESSI E CARTELLE SANABILI
Possono accedere alla nuova rottamazione solo i contribuenti che presentano dichiarazione dei redditi. Al momento sembrano esclusi i decaduti dalle precedenti edizioni, anche se si attendono chiarimenti ufficiali.
Saranno sanabili le cartelle affidate all’Agenzia delle Entrate-Riscossione entro il 31 dicembre 2023. Dovrebbero invece restare fuori i debiti verso Comuni e altri enti locali, salvo modifiche in fase di approvazione definitiva.
COSA PREVEDE LA SANATORIA
La Rottamazione quinquies si differenzia dalle precedenti perché prevede che il contribuente versi l’intero debito originario e tutti gli interessi maturati, mentre vengono azzerate le sanzioni.
Nelle versioni passate della pace fiscale erano previste riduzioni anche sugli interessi, rendendo la sanatoria più conveniente. In questa nuova impostazione, invece, il beneficio economico è ridotto, ma lo Stato incassa una quota maggiore del dovuto.
RATEAZIONE FINO A NOVE ANNI
Il vantaggio principale per i contribuenti riguarda il piano di pagamento:
- Rateazione estesa fino a 9 anni
- Rate bimestrali tutte dello stesso importo
- Nessun acconto maggiorato nelle prime due scadenze, a differenza delle rottamazioni precedenti
Secondo le anticipazioni de Il Sole 24 Ore, ogni rata non potrà essere inferiore a 100 euro. Ne consegue che chi ha un debito inferiore a 5.400 euro non potrà sfruttare l’intero piano da 54 rate e avrà una durata ridotta del piano di rientro.
DIFFERENZE CON LA ROTTAMAZIONE QUATER
Per comprendere meglio la portata della nuova misura, è utile confrontarla con la Rottamazione quater, attualmente in vigore.
- Con la quater, le prime due rate sono ciascuna pari al 10% del debito, mentre la somma restante viene suddivisa in 16 rate uguali, per un totale di 18 scadenze
- Con la quinquies, invece, si passa a 54 rate tutte identiche, senza acconti iniziali più alti
In sintesi, questa nuova pace fiscale non punta più sullo sconto dell’importo, ma sulla possibilità di distribuire il pagamento in un periodo molto più lungo, rendendo la rata più leggera ma a fronte del pagamento integrale di debito e interessi.
