Con la Legge di Bilancio 2026 arriva la proroga dei principali incentivi alle assunzioni introdotti con il Decreto Coesione del 2024 e in scadenza a fine anno. Le misure, pensate per sostenere l’occupazione giovanile e femminile, vengono confermate anche per tutto il 2026, insieme al bonus per le madri con almeno tre figli e alle agevolazioni riservate alle imprese che operano nella Zes Unica Sud.
BONUS CONFERMATI DALLA MANOVRA
La manovra economica per il 2026 prolunga di un anno gli esoneri contributivi già in vigore, in attesa del decreto attuativo dei Ministeri del Lavoro e dell’Economia che definirà i dettagli e gli importi definitivi.
Restano comunque confermate le tre principali agevolazioni per chi assume:
- Bonus giovani under 35: sgravio contributivo del 100% fino a un massimo di 500 euro mensili per l’assunzione di giovani con meno di 35 anni che non abbiano mai avuto un contratto a tempo indeterminato.
- Bonus donne svantaggiate: incentivo fino a 650 euro al mese destinato ai datori di lavoro che assumono donne disoccupate da almeno 24 mesi, con particolare attenzione alle aree e categorie più fragili.
- Bonus Zes Unica Sud: riservato alle Pmi con fino a 10 dipendenti che operano nelle regioni del Mezzogiorno e assumono giovani under 35, con esonero contributivo totale fino a 650 euro mensili.
Tutti i benefici si applicheranno alle assunzioni effettuate dal 1° gennaio al 31 dicembre 2026, prolungando così il pacchetto di incentivi che era originariamente previsto in scadenza il 31 dicembre 2025.
ESONERO PER LE MADRI CON ALMENO TRE FIGLI
Confermata anche l’agevolazione introdotta nel 2024 per favorire l’occupazione femminile tra le madri con almeno tre figli minorenni.
Dal 1° gennaio 2026, i datori di lavoro che assumono donne in questa categoria potranno accedere a un esonero contributivo fino a 8.000 euro, purché la lavoratrice non risulti occupata in modo regolare da almeno sei mesi.
La durata dello sgravio varia in base al tipo di contratto:
- 12 mesi per i contratti a tempo determinato (anche in somministrazione);
- 18 mesi se il contratto a termine viene trasformato in tempo indeterminato;
- 24 mesi per le nuove assunzioni a tempo indeterminato.
Restano escluse dall’agevolazione le assunzioni domestiche e in apprendistato, mentre non vengono toccati i contributi e premi Inail, né l’aliquota di computo per le prestazioni pensionistiche.
IN ATTESA DEL DECRETO ATTUATIVO
Sebbene la proroga sia ormai certa, gli importi e i tetti massimi degli esoneri potrebbero subire modifiche con il decreto attuativo atteso nelle prossime settimane. Al momento, la Legge di Bilancio 2026 si limita a confermare la validità delle misure per tutto l’anno e a garantire la continuità degli strumenti già sperimentati nel 2024 e nel 2025, considerati strategici per favorire la crescita occupazionale nelle fasce più fragili del mercato del lavoro.
