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Turismo, 120 milioni per alloggi e affitti agevolati ai lavoratori del settore

Turismo, 120 milioni per alloggi e affitti agevolati ai lavoratori del settore

È di 120 milioni di euro il plafond stanziato dal Consiglio dei Ministri per lo staff housing nel settore turistico, una misura che punta a offrire alloggi agevolati ai lavoratori del comparto. Le risorse saranno ripartite in tre anni: 44 milioni nel 2025, 38 milioni nel 2026 e 38 milioni nel 2027.

Il programma rientra all'interno del Piano Casa e ha un obiettivo chiaro: garantire il benessere dei lavoratori, soprattutto dei più giovani, offrendo sia soluzioni abitative a condizioni vantaggiose, sia contributi economici per sostenere i costi di locazione.

LE FINALITA' DEL PROGRAMMA

Come ha spiegato il Ministro del Turismo, Daniela Santanchè, il progetto ha una duplice finalità:

  • da un lato, migliorare il tenore di vita e le condizioni lavorative dei dipendenti del settore;
  • dall’altro, supportare concretamente gli imprenditori del comparto turistico, riducendo il gap occupazionale e incentivando la presenza di personale qualificato.

L’iniziativa è pensata anche per stimolare l’attrattività del settore turistico, rendendolo più accessibile e sostenibile per i giovani lavoratori.

IL DECRETO ATTUATIVO E I PRIMI BANDI

Il decreto attuativo che darà il via al piano sarà pubblicato entro i prossimi 30 giorni. A seguire, verranno pubblicati i bandi per l’erogazione dei primi fondi.

Il primo bando, previsto nel 2025, avrà una dotazione di 22 milioni di euro destinata a:

  • contributi in conto capitale per la costruzione, riqualificazione e l’efficientamento energetico di alloggi da destinare ai lavoratori del turismo.

CONTRIBUTI PER GLI AFFITTI

Ulteriori 22 milioni saranno utilizzati per sostenere i costi di locazione degli alloggi già disponibili, che saranno offerti ai lavoratori con uno sconto del 30% rispetto al valore medio di mercato. Questa agevolazione avrà validità di cinque anni.

OBIETTIVO ATTRARRE GIOVANI E CREARE OCCUPAZIONE STABILE

Il programma, sottolinea il Ministro, mira ad avere ricadute positive sul piano sociale, economico e occupazionale, attirando giovani qualificati e contribuendo alla stabilizzazione dei rapporti di lavoro nel settore. Uno strumento, dunque, che coniuga sviluppo economico, inclusione e qualità del lavoro.

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