Nel giro di poche ore il bonus elettrodomestici ha registrato una richiesta talmente elevata da azzerare l’intero stanziamento previsto per il 2025. Il contributo, gestito dal ministero delle Imprese e del Made in Italy, era destinato a chi voleva sostituire un elettrodomestico datato con un modello a maggiore efficienza energetica, come frigoriferi, lavatrici e congelatori di classe superiore.
L’accesso al beneficio prevedeva la richiesta di un voucher, da utilizzare entro due settimane. In caso di mancato utilizzo, il buono sarebbe stato riassegnato agli utenti in lista d’attesa. La procedura, aperta martedì 18 novembre, si basava sul sistema del “click day”, che assegna i fondi a chi invia la domanda per primo.
STANZIAMENTO LIMITATO E MECCANISMO CONTESTATO
Per questa misura il governo aveva previsto 48,1 milioni di euro, rapidamente assorbiti dall’enorme volume di richieste arrivate già dalle prime ore del mattino. Il sistema del click day, utilizzato quando le risorse sono poche e gli interessati molti, è da tempo oggetto di critiche per la sua natura selettiva e poco equa.
Il voucher copriva fino al 30% della spesa, con un tetto massimo di 100 euro per nucleo familiare, che diventavano 200 euro per chi possiede un ISEE sotto i 25.000 euro. Ogni famiglia poteva richiederlo una sola volta.
PROSPETTIVE PER I PROSSIMI MESI
Dopo l’immediato esaurimento dei fondi, resta da capire se il governo valuterà un rifinanziamento dell’iniziativa o una modifica del sistema di accesso per evitare nuove disparità. Nel frattempo, chi è finito in lista d’attesa potrà sperare soltanto nella riassegnazione dei voucher non utilizzati.
