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Bonus assunzioni: incentivi in vigore e novità nel 2026

Bonus assunzioni: incentivi in vigore e novità nel 2026

Le misure a sostegno dell’occupazione previste per il 2026 ricalcano in parte gli incentivi attivi nel 2025, ma con caratteristiche aggiornate dalla nuova Legge di Bilancio 2026, attualmente all’esame del Senato. Tra le principali novità figurano una nuova decontribuzione per le assunzioni a tempo indeterminato, un incentivo strutturale dedicato alle lavoratrici disoccupate con almeno tre figli e la conferma di alcune agevolazioni già operative negli anni precedenti.

DECONTRIBUZIONE PER LE ASSUNZIONI PREVISTA DALLA MANOVRA

La misura cardine della Manovra è una decontribuzione fino a 24 mesi per tutte le assunzioni a tempo indeterminato effettuate nel 2026, oltre che per le trasformazioni dei contratti a termine. I dettagli operativi saranno definiti da un decreto attuativo, ma l’obiettivo è sostenere soprattutto:

  • giovani;
  • donne in condizioni svantaggiate;
  • lavoratori inseriti nella ZES unica del Mezzogiorno.

REAZIONI DI IMPRESE E SINDACATI

Le associazioni d’impresa apprezzano l’introduzione dell’incentivo, pur suggerendo alcuni miglioramenti. Si chiede una durata maggiore degli sgravi, almeno fino a 36 mesi per le microimprese, e procedure più snelle tramite un modulo unico telematico.

Sul fronte sindacale, la Cisl valuta positivamente la misura e propone strumenti più mirati per giovani, donne e Neet fino a 35 anni, oltre a incentivi per le aziende che investono in formazione e conciliazione vita-lavoro.

La Cgil è invece critica e ritiene che l’impianto attuale favorisca incentivi temporanei a scapito di una strategia strutturale: la richiesta è di vincolare gli sgravi alla reale stabilizzazione dell’occupazione, introducendo controlli ex post.

INCENTIVI PER L’ASSUNZIONE DI LAVORATRICI MADRI

La Manovra introduce un esonero contributivo fino a 8.000 euro per le imprese che assumono donne disoccupate da almeno sei mesi e madri di almeno tre figli minorenni. L’agevolazione, di carattere strutturale, è così articolata:

  • 24 mesi per assunzioni a tempo indeterminato
  • 18 mesi per trasformazioni da tempo determinato
  • 12 mesi per assunzioni a tempo determinato

La Cisl chiede di limitarlo ai contratti stabili, mentre la Cgil ritiene prioritario investire in servizi essenziali – asili, trasporti, mense – per rendere effettiva la partecipazione femminile al lavoro.

INCENTIVI GIÀ IN VIGORE E CONFERMATI PER IL 2026

Rimangono attivi anche nel 2026 alcuni strumenti già operativi:

  • Maxi-deduzione sul costo del personale: le imprese che aumentano la forza lavoro possono dedurre il 20% del costo dei neoassunti o, se minore, dell’incremento complessivo del costo del personale.
  • Decontribuzione under 30: confermato lo sgravio previsto dalla Manovra 2018, con 50% dei contributi fino a 250 euro al mese per 36 mesi, rivolto ai giovani under 30 al primo impiego.

Il quadro degli incentivi alle assunzioni 2026 è quindi composto da nuove misure e strumenti già collaudati, con l’obiettivo di sostenere l’occupazione stabile e favorire l’ingresso nel mercato del lavoro di giovani, donne e categorie svantaggiate.

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