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Manovra 2026: pensioni anticipate, tagli Irpef fino a 440 euro e tutte le novità su fisco, casa e lavoro

Manovra 2026: pensioni anticipate, tagli Irpef fino a 440 euro e tutte le novità su fisco, casa e lavoro

La Manovra 2026 introduce un pacchetto articolato di interventi che va oltre i bonus per le famiglie e punta a incidere in modo strutturale su pensioni, fiscalità, abitazione e lavoro. L’impianto complessivo della legge mira a ristabilire alcuni equilibri di bilancio, affiancando a nuove restrizioni una serie di misure compensative rivolte a contribuenti, lavoratori e imprese.

NOVITÀ SU CASA, PENSIONI E ISEE

Tra le misure più rilevanti sul fronte della casa, la Manovra prevede l’esclusione dall’Isee delle abitazioni fino a 200 mila euro di valore, ma solo se situate nei comuni capoluogo delle aree metropolitane. La norma riguarda città come Roma, Milano, Torino, Napoli, Bologna, Firenze, Venezia, Genova, Bari, Palermo, Catania, Cagliari e Reggio Calabria, oltre ad altri capoluoghi metropolitani.

Importanti cambiamenti anche in materia previdenziale. A partire dal 2026 non sarà più possibile utilizzare le rendite della previdenza complementare per il raggiungimento dei requisiti necessari alla pensione anticipata. La nuova regola si applica anche ai lavoratori con almeno 20 anni di contributi e a coloro che rientrano nel regime contributivo puro.

FISCO E IRPEF: AUMENTI IN BUSTA PAGA E NUOVE IMPOSTE

Il capitolo fiscale è uno dei più ricchi di interventi. La riduzione dell’aliquota Irpef al 33% consente un incremento dello stipendio fino a 440 euro l’anno, con effetti diretti sulle buste paga dei lavoratori dipendenti.

Sul fronte delle imposte indirette, viene rafforzata la Tobin tax sulle transazioni finanziarie, che sale allo 0,4%. È inoltre introdotta una tassa fissa di 2 euro sui pacchi provenienti da Paesi extra UE con valore inferiore a 150 euro, misura pensata per riequilibrare la concorrenza nel commercio online.

ROTTAMAZIONE DELLE CARTELLE E RISCOSSIONE

La Manovra 2026 riapre anche il dossier della rottamazione delle cartelle esattoriali. È previsto un tasso sul debito del 3%, con la possibilità di estinguere i carichi affidati alla riscossione tra il 1° gennaio 2000 e il 2023 in 9 anni, attraverso 54 rate bimestrali.

Sempre in materia di riscossione, viene introdotto il blocco dei versamenti per i contribuenti morosi, ma solo per debiti inferiori a 5.000 euro, con l’obiettivo di alleggerire la pressione sui contribuenti economicamente più fragili.

BONUS EDILIZI, AFFITTI BREVI E LAVORO

Sul versante dei bonus casa, viene confermata la detrazione del 50% per gli interventi edilizi sull’abitazione principale, mentre per tutte le altre tipologie di immobili la percentuale scende al 36%. È stata invece cancellata la prevista stretta fiscale sugli affitti brevi, che avrebbe comportato un aumento della tassazione.

In ambito previdenziale, la Manovra interviene anche sui lavoratori precoci, prevedendo tagli crescenti all’anticipo pensionistico: 50 milioni di euro nel 2033 e 100 milioni di euro a partire dal 2034.

Novità infine sul Tfr. Dal 2026 saranno obbligate a conferire il Tfr nel fondo Inps anche le aziende con almeno 60 dipendenti. L’obbligo verrà successivamente esteso alle imprese con 50 addetti, ampliando la platea dei soggetti coinvolti nel sistema di tesoreria pubblica.

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