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Quattordicesima 2025: a chi spetta, quando arriva e come viene calcolata

Quattordicesima 2025: a chi spetta, quando arriva e come viene calcolata

Con l’arrivo dell’estate 2025, milioni di lavoratori italiani attendono la quattordicesima mensilità, una gratifica aggiuntiva che viene generalmente erogata tra la fine di giugno e i primi giorni di luglio. Tuttavia, a differenza della tredicesima, non si tratta di un diritto universale: la sua corresponsione dipende dal contratto collettivo nazionale di lavoro Ccnl applicato.

LA QUATTORDICESIMA NON E' PER TUTTI

A differenza della tredicesima, che spetta a tutti i lavoratori dipendenti, la quattordicesima viene riconosciuta solo se espressamente prevista dal Ccnl. Secondo le stime, nel 2025 saranno circa 10 milioni i lavoratori del settore privato a riceverla, in particolare nei comparti di:

  • commercio, turismo e logistica;
  • edilizia;
  • chimica;
  • servizi e multiservizi.

Non percepiranno invece la quattordicesima i dipendenti pubblici, i metalmeccanici, i bancari, i lavoratori domestici (come colf e badanti), salvo accordi individuali specifici.

I CONTRATTI COLLETTIVI CHE PREVEDONO LA QUATTORDICESIMA

I principali Ccnl che riconoscono il diritto alla quattordicesima nel 2025 includono:

  • Terziario, commercio e turismo;
  • Chimica e farmaceutica;
  • Pulizie e multiservizi;
  • Autotrasporto merci e logistica;
  • Studi professionali;
  • Assicurazioni;
  • Igiene ambientale;
  • Edilizia (per gli impiegati);
  • Alimentari industria;
  • Agricoltura e florovivaismo;
  • Farmacie private;
  • Poste Italiane;
  • Vigilanza privata e servizi fiduciari;
  • Mobilità - attività ferroviarie.

Invece, per quei settori dove la quattordicesima non è prevista, spesso viene compensata da altri strumenti retributivi.

È importante sottolineare che, se il Ccnl applicato la prevede, il datore di lavoro non può sottrarsi al pagamento della quattordicesima, anche in presenza di accordi individuali contrari.

COME SI CALCOLA L'IMPORTO DELLA QUATTORDICESIMA

La quattordicesima viene maturata lungo l’anno e corrisponde, generalmente, a 1/12 della retribuzione lorda annuale, calcolata sui mesi effettivamente lavorati tra il 1° luglio dell’anno precedente e il 30 giugno dell’anno in corso.

Vengono conteggiati come mesi lavorati anche i periodi coperti da:

  • ferie;
  • malattia;
  • infortunio;
  • maternità;
  • congedo matrimoniale;
  • cassa integrazione.

Non sono invece considerati i periodi di assenza ingiustificata. Per maturare un mese intero di quattordicesima è necessario aver lavorato almeno 15 giorni in quel mese.

Alcuni esempi di calcolo

  • Con retribuzione lorda mensile di 1.300 euro e 12 mesi lavorati:
  • 1.300 € x 12 / 12 = 1.300 euro di quattordicesima.
  • Con 11 mesi lavorati:
  • 1.300 € x 11 / 12 = 1.191,67 euro.
  • Con 5 mesi lavorati:
  • 1.300 € x 5 / 12 = 541,67 euro.

Come si vede dagli esempi, la quattordicesima non sempre corrisponde a uno stipendio intero: l’importo varia in base ai mesi effettivamente maturati.

TASSAZIONE DELLA QUATTORDICESIMA

Anche la quattordicesima è soggetta a tassazione: viene applicata l’Irpef ordinaria e i contributi previdenziali, senza però beneficiare delle detrazioni fiscali per lavoro dipendente o familiari a carico.

Questo significa che, a parità di importo lordo, la quattordicesima risulta netta più bassa rispetto a uno stipendio mensile normale. Tuttavia, eventuali eccedenze d’imposta vengono poi regolarizzate in sede di conguaglio fiscale a fine anno o in caso di cessazione del rapporto di lavoro.

Essendo considerata reddito a tutti gli effetti, la quattordicesima influisce anche sul calcolo dell’Isee e può quindi incidere sull’accesso ad alcune prestazioni assistenziali nei periodi successivi.

QUANDO VIENE PAGATA

Anche nel 2025, la quattordicesima verrà erogata tra fine giugno e i primi giorni di luglio, ma la data esatta dipende sempre da quanto previsto dal Ccnl di appartenenza. Alcuni contratti fissano il pagamento entro il 30 giugno, altri entro la prima settimana o la metà di luglio.

Ad esempio:

  • nel commercio e turismo solitamente entro il 1° luglio;
  • nel settore alimentare si può arrivare al 31 luglio.

La data può quindi variare anche tra lavoratori che svolgono mansioni simili ma regolati da contratti diversi. In caso di dubbi, è sempre consigliabile consultare il proprio contratto o rivolgersi all’ufficio del personale.


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