
Molti lavoratori si chiedono se sia possibile ottenere in anticipo una parte della propria liquidazione, ovvero il trattamento di fine rapporto (Tfr). La risposta è affermativa, ma solo al ricorrere di determinate condizioni previste dalla normativa italiana. In particolare, l’anticipo del Tfr è riservato ai dipendenti del settore privato con almeno 8 anni di anzianità nella stessa azienda. Si tratta di un’opportunità che può essere esercitata una sola volta durante il rapporto di lavoro.
Quando fare domanda
La richiesta di anticipo del Tfr deve essere formalizzata per iscritto e può essere fatta solo da chi ha maturato almeno 8 anni di servizio continuativo nella stessa azienda. L’anticipo può arrivare fino al 70% del Tfr maturato e non è concesso più di una volta per ogni rapporto di lavoro. L’azienda, inoltre, deve rispettare limiti annuali pari al 10% degli aventi diritto e al 4% della forza lavoro complessiva.
Per i dipendenti pubblici, l’anticipo del Tfr in costanza di rapporto non è previsto. In alternativa, è possibile accedere a forme di anticipo tramite finanziamenti bancari a tasso agevolato, ma il fondo Inps che lo consentiva direttamente non è stato rinnovato.
Requisiti previsti dalla legge
Secondo l’art. 2120 del Codice Civile, i requisiti per ottenere l’anticipo del Tfr sono:
- Anzianità minima di 8 anni nella stessa azienda;
- Anticipo fino al 70% del Tfr maturato;
- Unica richiesta possibile nel corso del rapporto di lavoro;
- Rispettare il limite aziendale del 10% degli aventi diritto e del 4% della forza lavoro complessiva.
Motivi per richiedere l’anticipo
La richiesta deve essere motivata e accompagnata da adeguata documentazione. I motivi riconosciuti dalla legge includono:
- Spese mediche straordinarie certificate da strutture pubbliche;
- Acquisto della prima casa di abitazione per sé o per i figli;
- Spese legate a congedi parentali o a formazione del lavoratore.
Alcuni contratti collettivi possono prevedere altri motivi ammessi. In determinati casi è possibile chiedere l’anticipo per ristrutturazioni edilizie della prima casa, purché gli interventi siano necessari per rendere abitabile l’immobile.
Anticipo per motivi personali
Il lavoratore può anche chiedere un anticipo fino al 30% del Tfr maturato per motivi personali, senza necessità di documentazione giustificativa. Tuttavia, rimane il vincolo degli 8 anni di anzianità. Fornire false motivazioni può comportare conseguenze gravi, come sanzioni disciplinari e obbligo di restituzione dell’importo.
Quando non si può richiedere
Non è possibile richiedere l’anticipo del Tfr nei seguenti casi:
- Dipendenti pubblici;
- Dipendenti di aziende in crisi;
- Lavoratori con cessione del quinto in corso;
- Superamento dei limiti aziendali del 10% degli aventi diritto e del 4% dei dipendenti complessivi.
Come fare domanda
La richiesta va presentata in forma scritta al datore di lavoro, con allegati:
- Documento d'identità;
- Documentazione giustificativa (es. atto notarile per l’acquisto prima casa, certificato medico per spese sanitarie);
- Fac-simile della domanda di anticipo Tfr;
Il datore di lavoro, una volta approvata la richiesta, farà sottoscrivere al dipendente una dichiarazione liberatoria attestante la ricezione della somma anticipata.
Richiedere l’anticipo del Tfr è possibile ma richiede attenzione ai requisiti di legge e una valutazione ponderata, trattandosi di un’opportunità unica nel corso del rapporto di lavoro.