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Busta paga 2025: tutte le nuove agevolazioni fiscali per i lavoratori dipendenti

Busta paga 2025: tutte le nuove agevolazioni fiscali per i lavoratori dipendenti

Con l'entrata in vigore della Legge di Bilancio 2025 e del Decreto Legislativo 192/2024, attuativo della delega per la riforma fiscale, arrivano importanti novità per i lavoratori dipendenti. La Circolare n. 4/2025 dell’Agenzia delle Entrate chiarisce modalità e criteri per l’applicazione delle nuove deduzioni e detrazioni in busta paga.

Le nuove agevolazioni si applicano a partire dal periodo d’imposta 2025, con effetti immediati sullo stipendio mensile e successivo conguaglio nella dichiarazione dei redditi 730 o Modello Redditi 2026.

Le principali misure previste

Le novità fiscali riguardano diverse aree, tra cui:

  • Fringe benefit e mobilità lavorativa
  • Premi di produttività
  • Contributi ai fondi sanitari integrativi
  • Agevolazioni per settori specifici (turismo, sanità, sport)

Fringe benefit: tetti più alti e bonus affitto

Viene confermato l’innalzamento della soglia di esenzione fiscale sui fringe benefit:

  • fino a 1.000 euro per tutti i dipendenti;
  • fino a 2.000 euro per i dipendenti con figli fiscalmente a carico.

In questo secondo caso, il dipendente deve informare per iscritto il datore di lavoro. Il beneficio si applica integralmente a entrambi i genitori.

Superare i limiti previsti comporta la tassazione ordinaria sull’intero importo del fringe benefit.

Inoltre, viene introdotta una nuova agevolazione per i lavoratori che trasferiscono la residenza in un Comune distante oltre 100 km per una nuova assunzione. Per i primi due anni, il rimborso o pagamento diretto dell’affitto da parte del datore di lavoro, fino a 5.000 euro l’anno, non concorre al reddito, a patto che il reddito dell’anno precedente non superi i 35.000 euro.

Contributi ai fondi sanitari integrativi

Sono esclusi dal reddito imponibile i contributi fino a 3.615,20 euro versati a fondi sanitari iscritti all’Anagrafe nazionale e che operano secondo criteri di mutualità e solidarietà.

L’esenzione si applica anche ai familiari del dipendente, compresi quelli non fiscalmente a carico, purché rientrino tra coniuge, figli di qualunque età e ascendenti conviventi.

Premi di produttività: aliquota ridotta al 5%

Per il triennio 2025-2027, l’aliquota fiscale sui premi di risultato è ridotta dal 10% al 5%.

L’agevolazione:

  • si applica a premi fino a 3.000 euro lordi;
  • è riservata a chi ha un reddito annuo da lavoro dipendente non superiore a 80.000 euro;
  • riguarda somme legate a incrementi di produttività, qualità, efficienza e innovazione, definiti da accordi aziendali o contratti collettivi.

Ulteriori misure fiscali per i lavoratori

Olimpiadi Milano-Cortina 2026

I premi erogati agli atleti dal CONI e dal CIP per le medaglie vinte ai Giochi Olimpici e Paralimpici invernali non saranno soggetti a ritenute né concorreranno al reddito imponibile (comma 262).

Straordinari degli infermieri SSN

Per i compensi straordinari 2019-2021 degli infermieri del Servizio Sanitario Nazionale, è prevista un’imposta sostitutiva del 5%, applicata dal 2025 direttamente in busta paga (comma 354).

Welfare e rischio non autosufficienza

Viene estesa ai familiari a carico la non imponibilità di contributi e premi versati per assicurazioni contro il rischio di non autosufficienza, se previsti per tutta la popolazione aziendale o categorie omogenee.

Detassazione nel turismo

Per i lavoratori del settore turistico e alberghiero, la manovra introduce un trattamento integrativo del 15% sui lavori notturni e festivi straordinari prestati tra 1° gennaio e 30 settembre 2025, fino a 40.000 euro di reddito annuo. Il lavoratore deve presentare richiesta scritta al datore di lavoro.

Mance nel settore ricettivo

Le mance ricevute da dipendenti di bar, ristoranti e hotel sono soggette a tassazione sostitutiva del 5% fino al 30% dell’importo e per chi ha un reddito da lavoro dipendente non superiore a 75.000 euro (comma 520).

Addetti alle corse ippiche

I compensi degli addetti al controllo e alla disciplina delle corse ippiche concorrono alla formazione del reddito solo per la parte eccedente i 15.000 euro annui.


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