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Pensione, è possibile andarci (in anticipo) in Albania aggirando la Legge Fornero

Pensione, è possibile andarci (in anticipo) in Albania aggirando la Legge Fornero

Mentre il dibattito sulla riforma delle pensioni in Italia continua a rimanere bloccato tra promesse di flessibilità in uscita e la rigidità della legge Fornero, un’importante novità rischia di passare sotto traccia. Si tratta dell’accordo bilaterale tra Italia e Albania in materia di sicurezza sociale, una svolta storica che interesserà migliaia di lavoratori e pensionati.

Dal 22 marzo 2025 è ufficialmente in vigore la legge n. 29/2025, che ratifica l’intesa siglata il 6 febbraio 2024. Questo accordo permette di cumulare i contributi previdenziali versati nei due Paesi, superando le difficoltà burocratiche che fino a oggi impedivano a chi ha lavorato tra Italia e Albania di ottenere un trattamento pensionistico adeguato.

Cosa cambia per i lavoratori tra Italia e Albania

Prima di questa intesa, chi aveva svolto la propria carriera in entrambi i Paesi rischiava di trovarsi in una situazione paradossale: se non aveva maturato i requisiti minimi previsti singolarmente in Italia o in Albania, non poteva accedere alla pensione in nessuno dei due Stati.

Grazie al meccanismo della totalizzazione internazionale, oggi i contributi possono essere sommati per raggiungere il requisito minimo. I pensionati potranno inoltre scegliere dove percepire il trattamento, a seconda della normativa più favorevole e della loro residenza al momento del pensionamento.

Esportabilità delle pensioni e maggiore flessibilità

L’accordo non si limita al cumulo dei contributi, ma introduce anche il principio dell’esportabilità delle pensioni. Questo significa che il pensionato potrà riscuotere la propria pensione anche se decide di trasferirsi nel Paese d’origine. Per esempio, un cittadino albanese che ha lavorato in Italia potrà tornare nel proprio Paese e ricevere la pensione maturata secondo la normativa italiana, e viceversa.

L’intesa assume un rilievo ancora maggiore se si considerano le differenze tra i due sistemi previdenziali. In Albania, infatti, le regole per l’accesso alla pensione sono più flessibili rispetto alla legge Fornero.

Conviene andare in pensione in Albania?

Attualmente, il sistema albanese consente di accedere alla pensione di vecchiaia con almeno 15 anni di contributi, mentre in Italia ne servono 20. Anche il requisito anagrafico è più vantaggioso: 61 anni e 8 mesi per le donne e 65 anni per gli uomini, soglie che solo nel 2056 si allineeranno ai 67 anni previsti dalla normativa italiana.

Per la pensione anticipata, in Albania si può uscire dal lavoro con 38 anni e 4 mesi di contributi, un requisito che salirà a 40 anni nel 2029. In Italia, invece, la soglia attuale è di 42 anni e 10 mesi per gli uomini e un anno in meno per le donne, con un ulteriore incremento previsto nel 2027. Di conseguenza, l’Albania offre oggi condizioni più vantaggiose per chi desidera anticipare il pensionamento.

Non solo pensioni: le altre prestazioni garantite

L’accordo bilaterale non riguarda soltanto le pensioni, ma estende la tutela previdenziale anche ad altre prestazioni di sicurezza sociale come invalidità, disoccupazione, maternità, malattia e sostegno ai superstiti. Inoltre, sancisce il principio della parità di trattamento tra cittadini italiani e albanesi, garantendo gli stessi diritti previdenziali a tutti i lavoratori, indipendentemente dalla nazionalità o dal settore lavorativo.

Pensione e fiscalità: l’Albania diventa una meta interessante

Oltre ai vantaggi previdenziali, vi sono anche importanti incentivi fiscali per i pensionati italiani che scelgono di trasferirsi in Albania. Il Paese offre un regime di totale esenzione fiscale per i redditi da pensione provenienti dall’estero, a condizione che il pensionato soddisfi alcuni requisiti: percepire almeno 10.000 euro lordi annui, aprire un conto bancario albanese, ottenere un permesso di soggiorno per pensionati e stipulare una polizza sanitaria privata.

Con un costo della vita più basso e un regime fiscale favorevole, l’Albania potrebbe rappresentare una scelta strategica per molti pensionati italiani. Questo accordo bilaterale non solo garantisce una maggiore tutela previdenziale, ma apre anche nuove opportunità per chi desidera pianificare un futuro più sereno dopo il lavoro.

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